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La storia del principe Pinco e della principessa Pallina

  • Immagine del redattore: Talia
    Talia
  • 18 set 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Cosa, quanto mangiare e soprattutto come sorprendere!


C’era una volta il principe Pinco a cui piacevano follemente le fragole. Un giorno il principe vide per la prima volta la principessa Pallina e per far colpo su di lei decise di regalarle dei dolcetti fatti a mano, ovviamente con impasto di fragole, talmente ben sminuzzate che risultavano invisibili ad occhio nudo. La principessa Pallina li accettò con sommo piacere e non appena tornata a casa, pensando agli occhi blu mare del principe Pinco, iniziò a smangiucchiare i dolci biscottini. Purtroppo però la principessa Pallina era allergica alle fragole e la promettente storia d’amore fu stroncata sul nascere.



Dopo questa breve e fugace storia d’amore siamo qui per parlare del secondo vero protagonista del matrimonio, subito dopo gli sposi: il cibo. La scelta culinaria dell’evento d’amore non è solo una delle star della giornata ma è anche una delle armi più potenti che gli sposi hanno per deliziare, rallegrare e coccolare i propri ospiti. Cosa scegliere, quanto scegliere e alcune accortezze possono rivelarsi decisive per la perfetta organizzazione del matrimonio, ma anche di un qualsiasi evento.


Abitudini alimentari


Vi ricordate la principessa Pallina? Ebbene, una buona accortezza, ma anche una scelta di classe per evitare sprechi inutili di cibo, è chiedere agli invitati se hanno particolari allergie, intolleranze alimentari. Lo stesso discorso vale per abitudini alimentari specifiche. Ci riferiamo al fatto che in Italia una persona su 10 è vegetariana o vegana e ciò potrebbe implicare che molti dei vostri invitati potrebbero trovarsi a mangiare solo un piatto di pasta al pomodoro. Sapendo in anticipo quante persone non possono mangiare determinati alimenti, avrete modo di studiare, insieme ai professionisti che vi seguono, un menù apposito, facendo un figurone!


Quantità

Noi siamo contro lo spreco di cibo, il che non significa “mangiare due cose in croce”. Le portate, secondo la tradizione devono essere 5. Questo però non è obbligatorio: non siete costretti a far servire antipasto, bis di primi e bis di secondi. Se precedentemente avete optato per un ricco rinfresco, potrete anche solo optare per 3 portate: un primo, un secondo e un sorbetto o mousse rinfrescante prima della wedding cake e dei dolci.


Il consiglio che vi diamo è di scegliere in base ai vostri gusti e in base alla qualità che farà sempre più bella figura rispetto alla quantità.


Stagionalità

Polenta ad agosto. Gazpacho a gennaio. Fonduta a luglio. Anguria a febbraio.

Pensiamo sia abbastanza chiaro il gioco di parole. Se il vostro piatto preferito in assoluto risulta leggermente “fuori stagione” non lo dovete inserire in menù.

Ripetiamo, non lo inserite.

Ripetiamo, non lo inserite.

(Studi di comunicazione dicono che si debba ripetere 3 volte un concetto per far sì che sia chiaro).


Tornando a noi, non dimentichiamoci la funzione primaria del cibo: nutrire corpo e anima. Quindi non cercate per forza di strafare proponendo mare, monti e tutte le stagioni. Semplicità e stagionalità sono sinonimo di eleganza, almeno per noi di Cotton & Champagne.


Go classic or go extra

E a proposito di eleganza...un altro consiglio che ci sentiamo di darvi è di adattare la scelta del menù alla vostra personalità. Se siete persone che amano sperimentare cibi e culture diverse allora non badate a compromessi: EXTRA è la vostra parola d’ordine. che fa rima con abbinamenti curiosi, food design, esplorazione...via libera!

Se invece siete amanti della cultura culinaria tradizionale allora...onoratela attraverso la semplicità dei sapori, pochi, intensi e ricchi, attraverso la semplicità del food design che dovrà esaltare la naturale bellezza degli alimenti, attraverso i nomi semplici che richiamano le emozioni che tutti noi conosciamo. “Tagliatelle come li preparava la nonna Lina” è meglio di “Tagliatelle con riduzione di perini e pioggia di parmigiano profumati al basilico”.

Magari...un twist di originalità in più potrebbe essere uno show cooking...no?!?



Per concludere… ci è venuta fame!

Un abbraccio


Talia

Cotton&Champagne











 
 
 

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